AGV vs AMR, quali sono le differenze?

AGV vs AMR, quali sono le differenze? Soluzione AMR per la movimentazione di scaffali

AGV vs AMR, quali sono le differenze?

L’industria manifatturiera e la logistica si trovano oggi di fronte a nuove sfide per rinnovare ed ottimizzare i processi produttivi, per poter soddisfare le esigenze dei consumatori.

Le nuove tecnologie, tra le quali automazione e digitalizzazione, rappresentano dei potenti alleati per poter migliorare l’efficienza e la produttività.

In particolare, un rapporto di Research & Markets, evidenzia come, tra il 2020 e il 2022 il mercato degli AGVs è cresciuto del 25% e si stima possa raggiungere i 2,9 miliardi di dollari entro il 2027, con un CAGR del 6,1%.

Per quanto concerne gli AMR, il record di vendite segnato quest’anno è destinato ad essere infranto. Si stima, infatti, che nel 2025 si venderanno 640mila robot mobili autonomi e 43mila veicoli a guida automatizzata.

Questi numeri non sorprendono se pensiamo che nel 2026 il volume di pacchi elaborati ogni anno all’interno dei magazzini di tutto il mondo raggiungerà la soglia dei 266 miliardi di unità.

AGV ed AMR diventeranno una nuova normalità nelle attività produttive e logistiche, vediamo dunque nel dettaglio le differenze.

Che cos’è un’AGV?

AGV vs AMR quali sono le differenze?
Soluzione AGV che trasporta materiali sulle linee produttive
AGV vs AMR quali sono le differenze? Soluzione AGV che trasporta materiali sulle linee produttive

AGV ,innanzitutto, è l’acronimo di “veicolo a guida automatizzata” e viene utilizzato per automatizzare le attività ripetitive, come per esempio la movimentazione delle materie prime utilizzate all’interno della produzione, oppure per il trasferimento dei materiali dal magazzino alle postazioni da lavoro.

I primi utilizzi degli AGV risalgono agli anni ’50, quando Arthur Barrett, proprietario della società Barrett Electronics creò il primo veicolo senza conducente “Guide-O-Matic“.

Un’altra caratteristica che contraddistingue gli AGV è data dalla modalità di navigazione. Essi, infatti, seguono percorsi installati e predefiniti attraverso l’utilizzo di un software, che consente loro di eseguire le istruzioni e di evitare gli ostacoli.

I percorsi possono essere definiti da solenoidi, bande magnetiche od ottiche, laser e GPS.

Esistono diverse tipologie di AGV, tra i quali i più importanti risultano essere:

  • Carrelli automatizzati: le soluzioni più semplici per la movimentazione dei materiali, che vi consentono di trasportare diverse tipologie di articoli e componenti.
AGV vs AMR, quali sono le differenze. AGV carrello automatizzato
AGV carrello automatizzato. AGV vs AMR, quali sono le differenze.
  • AGV carrelli elevatori: I carrelli elevatori possono essere convertiti in veicoli a guida automatica per spostare e impilare automaticamente i prodotti.
  • AGV a carico unitario: si tratta in questo caso di veicoli utilizzati per la movimentazione di singoli prodotti, come per esempio un pallet.
  • AGV dotati di traino: vengono utilizzati per trasportare automaticamente dei carrelli non motorizzati provvisti di componenti , assiemi ed attrezzature particolarmente pesanti.
AGV vs AMR, quali sono le differenze. AGV carrello dotato di traino.
AGV carrello dotato di traino. AGV vs AMR, quali sono le differenze.

In particolare, gli AGV si adattano meglio laddove ci siano delle operazioni fisse e ben definite, in processi che sono ripetitivi e con poche variazioni.

Alcuni scenari ideali per l’utilizzo degli AGV sono:

  • Magazzini e centri di distribuzione
  • Industria manifatturiera
  • Automotive
  • Food & Beverage
  • Medicale e farmaceutico
  • Imballaggio
  • Aerospace
  • Poste

Che cosa sono gli AMR

Soluzione AMR per la movimentazione di scaffali. AGV vs AMR, quali sono le differenze.

Per AMR si intende “robot mobile autonomo” ed anch’essi sono veicoli che non necessitano dell’operatore.

A differenza degli AGV, non hanno bisogno di un percorso specifico e di un’infrastruttura per poter navigare all’interno del magazzino o del centro di distribuzione, ma possono autonomamente prendere delle decisioni senza l’intervento umano.

Le origini dei primi AMR risalgono all’inizio degli anni’50 e venivano impiegati come assistenti nei laboratori di ricerca medicale.

Gli AMR sono comunque entrati in commercio solo all’inizio del 1990, attraverso l’invenzione del robot Help Mate“.

Primo AMR robot. AGV vs AMR quali sono le differenze?
Primo AMR robot. AGV vs AMR quali sono le differenze?

Gli AMRs utilizzano laser scanner, sensori LiDAR o telecamere 3D che li permettono di mappare l’intero magazzino e di modificare dinamicamente il proprio percorso.

Pertanto, gli AMR offrono maggiore flessibilità e sono in grado di creare i propri percorsi, identificando gli ostacoli e deviandoli senza l’intervento degli operatori.

Grazie alla loro flessibilità ed indipendenza sono adatti ad ambienti più dinamici, dove le operazioni cambiano costantemente.

Esistono diverse tipologie di AMR, ma possiamo riassumerli in due categorie principali, in base al tipo di attività che svolgono:

  1. AMR per il picking;
  2. AMR per lo smistamento.

AMR per il picking

AMR robot per il picking delle cassette. AGV vs AMR quali sono le differenze?
AMR robot per il picking delle cassette. AGV vs AMR quali sono le differenze?

Il prelievo manuale degli ordini può richiedere molto tempo, poichè camminare da un luogo all’altro rappresenta il 75% del tempo associato al picking dei materiali.

Automatizzare il processo di movimentazione dell’ordine consente alle aziende di risparmiare tempo, ridurre i costi e aumentare la produttività.

Il robot AMR esegue esattamente l’operazione che eseguirebbe un operatore addetto alla movimentazione, ovvero, navigare tra l’area stoccaggio e le postazioni di lavoro, prelevare e posizionare gli articoli necessari per la produzione, l’assemblaggio o l’imballaggio.

Essi, dunque, svolgendo delle attività ripetitive, consentono agli operatori di concentrarsi su attività che portano valore aggiunto.

AMR per lo smistamento

AMRs Robot per lo smistamento
AMRs Robot per lo smistamento

Gli AMR svolgono un ruolo importante anche per tutto quello che concerne le attività di smistamento. Ne esistono di diversi modelli e possono essere composti da un semplice vassoio inclinabile fino ad una rulliera.

AMR robot per lo smistamento dotato di una struttura superiore porta pallet
AMR robot per lo smistamento dotato di una struttura superiore porta pallet

Essi possono essere utilizzati per:

  • Smistamento dei pacchi;
  • Evasione degli ordini;
  • Gestione dei resi.

Il processo di smistamento si svolge in questo modo:

  1. L’operatore posiziona l’oggetto o l’articolo al di sopra del vassoio del robot;
  2. L’AMR utilizza una camera per identificare il componente;
  3. Calcolo del percorso più breve da intraprendere;
  4. Infine l’AMR si ferma nell’area identificata e deposita l’articolo.

Gli utilizzi degli AMR

Le industrie o i centri di distribuzione utilizzano gli AMR per diverse operazioni, tra le quali ritroviamo:

  • Movimentazione dei materiali e dei prodotti finiti all’interno del magazzino
  • Operazioni di smistamento
  • Operazioni di picking
  • Maggiore visibilità dell’inventario, ovvero visualizzazione e monitoraggio dell’inventario in tempo reale

Anch’essi trovano applicazione in molteplici scenari produttivi, in particolare nel settore e-commerce dove viene richiesta molta più dinamicità e flessibilità.

Le differenze principali tra gli AGV e gli AMR

Sia le soluzioni AGV che i sistemi AMR vengono utilizzati per automatizzare le operazioni all’interno dei magazzini, industrie e centri di distribuzione, ma differiscono in 4 elementi fondamentali:

  • Navigazione: Gli AGV utilizzano fili, nastri colorati o magnetici per poter “viaggiare” all’interno dello stabilimento produttivo. Sono, dunque, in grado di navigare, accelerare e decelerare automaticamente, ma una volta incontrato l’ostacolo non potranno spostarsi fino a quando non verrà rimosso l’oggetto. Gli AMR, al contrario, sono dotati di sensori e software che li consentono di comprendere l’ambiente circostante automaticamente. I sensori riescono ad intercettare sia gli elementi statici che dinamici, come le scaffalature o gli operatori.
  • Flessibilità: Gli AGV sono obbligati a seguire percorsi fissi ed installati all’interno dello stabilimento. Un AGV viene acquistato per eseguire sempre lo stesso compito, infatti, una modifica del percorso richiede un cambiamento all’interno del magazzino o del centro di distribuzione. Gli AMR rappresentano dei sistemi flessibili, e qualora fosse necessaria una modifica, è sufficiente regolare il software. Una volta effettuata la regolazione, un robot AMR sarà in grado automaticamente di compiere una nuova operazione.
  • Configurazione e manutenzione: Gli AGV, in fase di configurazione e messa in servizio, richiedono una sostanziale modifica dell’infrastruttura circostante. Occorre, per esempio, installare a terra del nastro magnetico o dei fili, incrementando i costi non solo in termini di denaro e risorse, ma anche per quanto riguarda i tempi di fermo della produzione. Gli AMR, invece, non necessitano di modifiche o infrastrutture fisiche in fase di configurazione, potendoli implementare facilmente e rapidamente, senza interrompere il processo di produzione. Anche per quanto riguarda la manutenzione, gli AMR non necessitano di manutenzione regolare, poichè non esiste una vera e propria infrastruttura fisica. Al contrario, i marcatori fisici, come il nastro magnetico e i codici a barre, possono essere soggetti a danni, motivo per cui richiedono una manutenzione programmata.
  • Costi: Gli AMR devono essere in grado di gestire molte più informazioni ed eseguono attività più complesse rispetto agli AGV. Pertanto, utilizzano un software più complesso e sofisticato, rendendoli più costosi in confronto ai tradizionali AGV. Quest’ultimi, infatti, usufruiscono di un sistema di navigazione meno complesso e con un numero inferiore di sensori. Se però si guarda ad una prospettiva di medio-lungo periodo i costi degli AGV sono superiori agli AMR, in quanto occorre considerare le spese inerenti all’installazione e alla manutenzione. In particolare si osserva che un AMR tradizionale possa costare tra i $25.000 e i $40.000, invece il costo di un AGV che utilizza un semplice nastro colorato si aggira intorno ai $15.000.

Come scegliere tra un AGV ed un AMR?

AGV vs AMR, quali sono le differenze? Soluzione AMR per la movimentazione di scaffali
Soluzione AMR per la movimentazione di scaffali

In fase di acquisto, tra un AGV ed un AMR occorre prestare attenzione a 3 punti fondamentali:

  1. Tipologia di carico da gestire: Gli AGV sono in grado di movimentare carichi più pesanti rispetto agli AMR. Quindi, se occorre gestire carichi pesanti e di grandi dimensioni occorre prendere in considerazione un sistema AGV.
  2. Dinamicità delle proprie attività: Gli AMR sono ideali in ambienti di lavoro dinamici, in quanto sono in grado di regolare le attività e i movimenti in base ai cambiamenti rilevati nell’ambiente. D’altro canto, se le operazioni sono fisse e stabili nel tempo, risulta più efficace la scelta di un AGV.
  3. Prospettive di crescita dell’azienda: In fase di acquisto occorre prestare attenzione allo sviluppo delle operazioni e delle attività all’interno del proprio stabilimento. Per esempio, nell’ambito dell’e-commerce, è opportuno aspettarsi una certa crescita in termini di fatturato, pertanto incidendo anche sul proprio magazzino. In questo caso, risulta ottimale scegliere una soluzione AMR. Se, al contrario, si riporta una crescita costante e prevedibile, allora è opportuno acquistare un AGV.

Conclusioni

Gli AGV sono dei sistemi più tradizionali e sono l’ideale laddove esistano delle operazioni fisse e dove è necessario movimentare carichi più pesanti.

Gli AMR rappresentano delle soluzioni più flessibili, dinamiche e veloci da installare.

Entrambe le soluzioni hanno delle differenze, ma sono necessarie per un obiettivo comune: automatizzare le attività all’interno dei magazzini, degli stabilimenti o dei centri di distribuzione per ridurre gli errori e soprattutto, valorizzare la creatività, tutelando la sicurezza delle risorse umane sottraendole da compiti ripetitivi e impegnativi.