Tesla Cybertruck, a cosa serve la carrozzeria in acciaio inossidabile: la rivelazione inaspettata

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La carrozzeria della Tesla Cybertruck è in acciaio inossidabile: ecco perché è stato scelto questo materiale per lo scheletro del gioiellino di Elon Musk. Tutti i dettagli svelati nel contenuto postato su TikTok da QuattroRuote.

Ci sono veicoli davvero destinati a segnare il passo. Tra questi figurano quelli di casa Tesla: nonostante la casa automobilistica sia relativamente giovane (nata appena 20 anni fa) ha già scavato un solco con la concorrenza in orbita elettrico e guida autonoma. Due fattori importanti che, nel prossimo futuro, potrebbero condizionare definitivamente la scelta in fase di acquisto di milioni di persone. Oggi, però, c’è un altro aspetto da considerare e ce lo svelano gli esperti di Quattroruote sul proprio canale TikTok.

Una carrozzeria davvero incredibile sulla Testa Cybertruck: ecco di cosa si tratta

La carrozzeria della nuovissima Tesla CyberTruck non è infatti, nata solo per esigenze legate a graffi o ammaccature (con le prove di martello che si moltiplicano in rete). Questo scheletro, infatti, è parte integrante di un sistema particolarmente innovativo. La rivelazione del professionista punta a illustrare i dettagli di una carrozzeria in acciaio inossidabile.

auto del futuro
I dettagli del rivoluzionario CyberTruck Tesla:il telaio è davvero parte strutturale del veicolo. Fonte: TikTok

Il telaio del CyberTruck è costituito dai due gigacasting, anteriore e posteriore, uniti dal pacco batteria portante. Una semplificazione non da poco questa dei gigacasting, che permette di risparmiare in termini di produzione e struttura. Su questa base si innestano poi i supporti laterali e del tetto, su cui viene fissata tutto ciò che riguarda la pannellatura esterna. Questa particolare conformazione di carrozzeria è talmente rigida da diventare parte integrante della scocca, senza necessità di ulteriori rinforzi o barriere anti-intrusione.

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Tesla Cybertruck | La carrozzeria in acciaio inossidabile del Cybertruck non serve solo a resistere alle martellate — come dimostrato nel debutto live del veicolo, anno 2019 – ma costituisce un vero e proprio esoscheletro con funzione strutturale. Il telaio del Tesla Cybertruck, infatti, è costituito da due Gigacasting – uno anteriore e uno posteriore – uniti dal pacco batterie portante; i Gigacasting sono pressofusioni di grandissime dimensioni: uniscono più porzioni di telaio che, normalmente, sarebbero costituite da decine di elementi separati. Su questa base, poi, s’innestano i supporti laterali e del tetto — su cui viene fissata tutta la pannellatura esterna. Questa carrozzeria in acciaio inox è talmente rigida da diventare parte integrante della scocca stessa, rendendo inutili ulteriori rinforzi e/o barriere anti-intrusione e consentendo al Cybertruck di vantare una rigidità torsionale superiore a quella di molte supercar. Continua su Quattroruote.it e sul nostro canale YouTube! @Andrea Cars and More #quattroruote #tesla #cybertruck

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Il risultato è che la Testa Cybertruck ha una rigidità torsionale di gran lunga superiore a quella di molte supercar concorrenti. Un sistema davvero unico, che permette, grazie al vetro blindato, di resistere perfino a impatti considerevoli come quello di una palla da baseball in velocità o alla grandine più forte e impattante. I vetri acustici, inoltre, contribuiscono a rendere il veicolo silenzioso: sembra di trovarsi su un altro pianeta. Il prezzo, per questo rivoluzionario abitacolo, secondo le prime indiscrezioni per l’Italia dovrebbe essere di poco superiore ai 50mila euro.

Un’auto che guarda al futuro

Un veicolo che guarda al futuro con fiducia e anche, anzi, ne prova a ridisegnare gli orizzonti. È il caso, ad esempio, della ricarica extra rapida, che permette di percorrere centinaia di km in appena 15 minuti di servizio. Sembra davvero costruito per andare su un altro pianeta: è resistente per raggiungere qualsiasi destinazione. Il Cybertruck permette di affrontare con estrema facilità ogni superficie grazie a speciali sospensioni pneumatiche adattive elettroniche, che garantiscono escursioni di 305 mm e un’altezza da terra di quasi mezzo metro. La rivoluzione, in casa Tesla, è davvero oggi.

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